For Freedom by Steve McCurry and Palermo

Steve McCurry torna a Palermo con la mostra For Freedom, dal 29 marzo al 17 luglio 2022 presso il Palazzo Reale. La mostra è una testimonianza fotografica di un dramma in pieno svolgimento, un grido di denuncia per i diritti delle donne afghane. Contro la libertà negata. Con il ritorno dei talebani nel 2021, le donne in Afghanistan hanno perso ogni diritto allo studio e alla vita sociale, sono state bandite da ogni attività. Viene quotidianamente annullata qualsiasi forma di libertà di pensiero e di azione a tutte le donne e le bambine afghane.

Il progetto è nato dalla collaborazione tra la Fondazione Federico II e Steve McCurry.

Retro copertina della rivista Arte del mese di marzo 2022

Da oltre 30 anni, Steve McCurry è considerato una delle voci più autorevoli della fotografia contemporanea. La sua maestria nell'uso del colore, l'empatia e l'umanità delle sue foto fanno sì che le sue immagini siano indimenticabili. Ha ottenuto copertine di libri e di riviste, ha pubblicato svariati libri e moltissime sono le sue mostre aperte in tutto il mondo.

Nato nei sobborghi di Philadelphia, McCurry studia cinema e storia alla Pennsylvania State University prima di andare a lavorare in un giornale locale. Dopo molti anni come freelance, McCurry compie un viaggio in India, il primo di una lunga serie. Con poco più di uno zaino per i vestiti e un altro per i rullini, si apre la strada nel subcontinente, esplorando il paese con la sua macchina fotografica.

Dopo molti mesi di viaggio, si ritrova a passare il confine con il Pakistan. Là, incontra un gruppo di rifugiati dell'Afghanistan, che gli permettono di entrare clandestinamente nel loro paese, proprio quando l'invasione russa chiudeva i confini a tutti i giornalisti occidentali. Riemergendo con i vestiti tradizionali e una folta barba, McCurry trascorre settimane tra i Mujahidin, così da mostrare al mondo le prime immagini del conflitto in Afghanistan, dando finalmente un volto umano ad ogni titolo di giornale.

Da allora, McCurry ha continuato a scattare fotografie mozzafiato in tutti i sei continenti. I suoi lavori raccontano di conflitti, di culture che stanno scomparendo, di tradizioni antiche e di culture contemporanee, ma sempre mantenendo al centro l'elemento umano che ha fatto sì che la sua immagine più famosa, la ragazza afgana, fosse una foto così potente.


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